Equinozio di primavera 2023: ecco 7 curiosità sull'inizio della stagione della rinascita
Con l'equinozio di primavera 2023 si apre la stagione della rinascita, i prati tornano a colorarsi con le fioriture e anche piante e arbusti nei giardini e nei balconi riprendono la loro attività vegetativa dopo il periodo freddo.
Stasera appuntamento con l'equinozio di primavera 2023
Come già anticipato in un precedente articolo stasera alle 22.24 potremmo definitivamente dire addio all'inverno e - dopo la primavera meteorologica iniziata il 1° marzo - potremmo finalmente entrare anche nella primavera astronomica, che inizia ufficialmente con l'equinozio. Il passaggio dall'inverno alla bella stagione viene da sempre celebrato in tutto il mondo, e racchiude alcune curiosità che non tutti conoscono. Noi ne abbiamo trovate 7 e vogliamo svelartele.
Equinozio o equiluce?
Il termine equinozio deriva dal latino "aequus" che significa uguale, e "nox" ovvero notte, e sta a indicare appunto il momento dell'anno in cui le ore di luce e quelle di buio si equivalgono. La nostra stella si trova allo zenit, in posizione esattamente verticale sopra l'equatore, durante la rotazione della Terra intorno al Sole.
Tuttavia non è al verificarsi dell'equinozio che giorno e notte sono perfettamente uguali, poiché gli equinozi sono calcolati senza includere l'atmosfera terrestre. In pratica la durata di una giornata sugli equinozi senza atmosfera sarebbe di dodici ore al secondo, ma le persone sulla Terra possono già vedere il sole nel cielo al mattino, anche se è ancora sotto l’orizzonte, mentre alla sera brilla ancora qualche minuto, anche dopo essere scomparso all’orizzonte. La rifrazione atmosferica può arrivare a dare anche 8 minuti di luce in più rispetto a quelle di buio.
In realtà l'equiluce, ovvero il momento in cui giorno e notte hanno una durata esattamente uguale avviene qualche giorno prima del momento che segna l'inizio ufficiale della primavera.
Alba e tramonto precisissimi nei due equinozi dell'anno
L'equinozio di primavera è uno dei due giorni dell'anno in cui il sole sorge esattamente a est e tramonta esattamente a ovest. La parte superiore del disco solare si trova in una posizione precisissima secondo i punti cardinali solo durante l'equinozio d'autunno e quello di primavera, per cui chi vuole affinare il proprio senso di orientamento sfruttando gli elementi naturali ha a disposizione oggi uno dei giorni "giusti" per farlo.
La Grande Sfinge di Giza ha lo sguardo rivolto verso il sole che sorge
Nessuno di noi dovrebbe mai osservare il sole direttamente senza adeguate protezioni. Ciò che a noi umani non è permesso, è però concesso alla Grande Sfinge di Giza, che proprio la mattina dell'equinozio ha gli occhi direttamente rivolti verso est, nel punto esatto in cui il disco solare "emerge" dall'orizzonte.
Non solo la Sfinge di Giza ha lo sguardo rivolto verso il punto esatto dell'alba nel giorno dell'equinozio, ma anche il tempio di Angkor Wat in Cambogia punta esattamente verso est oggi, o meglio è il sole a farlo. E non sono i soli due monumenti che in questo particolare giorno dell'anno mostrano - ancora una volta - i loro lati più misteriosi.
Equinozio di Primavera a Stonehenge e a Chichten Itza, tra miti e leggende
L'ingresso delle stagioni porta con sé una serie di rituali che affondano le loro radici nel passato, e che ancora oggi in alcuni casi non riescono a trovare una spiegazione. Le parole "equinozio" e "solstizio" ci rimandano a luoghi come Chichen Itza in Messico e Stonehenge nel Regno Unito.
Storici e archeologi si interrogano ancora oggi sulle modalità di costruzione di questi monumenti, ma soprattutto sulla logica con cui sono stati progettati. L'illusione ottica di un serpente che scende dal Castillo del Chichen Itza - creata dalla luce del sole durante l'equinozio di primavera- o l'emozione data dal disco solare che sorge attraverso i megaliti che formano uno dei più antichi osservatori astronomici al mondo - il complesso di Stonehenge - richiamano ogni anno migliaia di turisti e lasciano domande spesso senza una risposta.
Equinozio di Primavera e Pasqua, quale rapporto?
L’equinozio di primavera è un giorno importante per stabilire la data in cui celebreremo la Pasqua. Si tratta - come tutti sappiamo - di una festa mobile che non viene celebrata sempre lo stesso giorno. Come viene fissata la data di Pasqua? Per rispondere a questa domanda dobbiamo tornare fino all'anno 325, data in cui il Concilio di Nicea stabilì che essa avesse luogo la prima domenica dopo il primo Plenilunio che seguiva l’equinozio di primavera.
Fate danzanti della Anjana
La Anjana della tradizione spagnola vede bellissime fate alte appena 15 cm che si prendono cura delle foreste. Nella fantasia popolare tali "fanciulle" sono dotate del potere di parlare con l’acqua, aiutare gli animali feriti, guarire gli alberi danneggiati dalle tempeste invernali e guidare chi che si perde nel bosco. Durante la notte dell’equinozio di primavera secondo la mitologia le piccole fate affollano le colline danzando fino all’alba e spargendo rose. Chi avrà la fortuna di trovare uno o più petali avrà in regalo la felicità per tutta la vita.
La Terra non è il solo pianeta ad avere l’equinozio
L'equinozio non è una prerogativa terrestre. Anche Saturno può contare su un equinozio, ma visto che il Pianeta con gli anelli ha stagioni molto più lunghe, la distanza tra i vari equinozi appare maggiore. Saturno impiega circa trent'anni per compiere un giro completo intorno al Sole, al contrario della Terra che invece ne impiega uno soltanto. Per questo l'equinozio su Saturno si verifica ogni 15 anni circa.