Equinozio di primavera 2022: perché è oggi, il 20, e non il 21 marzo?
La primavera è alle porte. Oggi, domenica 20 marzo, infatti, c'è l'equinozio di primavera che quest'anno ricade un giorno prima della data stabilita nel 325 dal Concilio di Nicea per calcolare poi la Pasqua cristiana, ossia il 21 marzo. Come mai?
Equinozio di primavera, significato e orario
Domenica 20 marzo alle ore 16.33 scatta l’equinozio di primavera che segna l’inizio della stagione primaverile. Con il termine equinozio, dal latino "aequus" che significa “uguale” e nox “notte”, si entra nel periodo in cui le ore di buio e di luce sono identiche. A cominciare dal 20 marzo, infatti, le ore di luce aumenteranno sempre di più raggiungendo il picco in occasione del solstizio d'estate che ricade alle ore 9.14 del 21 giugno, giorno che segna l'inizio dell'estate.
Dal 20 marzo entriamo così ufficialmente nella stagione primaverile anche se il clima è ancora tipicamente invernale come confermano le previsioni meteo del terzo weekend di marzo (19 e 20 marzo).
Ma qual è il significato dell'equinozio? Si tratta di un evento astronomico causato dall’inclinazione della Terra sul suo asse e dall’orbita incessante attorno al sole. Durante questo fenomeno gli emisferi nord e sud della Terra "cambiano di posto" rispetto al Sole. Quando questo si verifica il Sole "passa" attraverso la linea immaginaria dell’equatore celeste passando da sud a nord. L'equinozio si verifica due volte all'anno: in autunno e primavera e in questi giorni il Sole sorge esattamente a est e esattamente tramonta a ovest. Simbolicamente si tratta di un fenomeno da sempre considerato come un momento di rinascita, ma anche di rinnovamento e fertilità e per alcuni popoli il giorno dell'equinozio di primavera è come l'inizio di un nuovo anno.
Equinozio di primavera 2022: perché ricade il 20 marzo?
Quest'anno l'equinozio di primavera ricade il 20 marzo e non il 21 marzo come è stato stabilito nel 325 dal Concilio di Nicea. Paolo Volpini, dell'Unione astrofili italiani (Uai), spiega che non è possibile fissarlo il 21 marzo visto che il calendario misura 365 giorni per un anno, cioè un quarto di giro in meno di quanti la Terra ne compia su se stessa durante una rivoluzione completa attorno al Sole. Ciò vuol dire che, ogni 3 anni, si accumula un ritardo che viene recuperato aggiungendo 1 giorno ogni 4 anni (il 29 febbraio degli anni bisestili). Per questo motivo l'equinozio di primavera può variare ma ricade sempre tra il 19 e 21 marzo.