Cos'è l'effetto Stau "concausa" dell'alluvione in Emilia Romagna
Quali sono le cause dell'alluvione che in questi giorni sta flagellando l'Emilia Romagna? Se da un lato il fenomeno è da ricercarsi nel cambiamento climatico, dall'altro sono siccità ed effetto Stau le concause responsabili di morte e distruzione nella regione.
Effetto Stau, cos'è?
Eventi atmosferici estremi riempiono ormai sempre più spesso le prime pagine dei giornali e fanno da introduzione - con i loro bilanci spesso tragici - ai telegiornali. Ma cosa sta accadendo? Perché è così frequente passare dalla siccità severa a fenomeni di inondazioni e allagamenti? Quanto accaduto negli ultimi giorni in Emilia Romagna non può certo essere definito semplicemente maltempo, ma è l'ennesima dimostrazione del cambiamento climatico in atto, che non è più ormai una crisi ma una vera e propria emergenza sistemica. Passare dall'emergenza siccità a quella inondazioni in pochissimo tempo è purtroppo sempre più frequente, e per quanto possano apparire due fenomeni opposti sono in realtà due facce della stessa medaglia.
Se da un lato c'è anche proprio il fenomeno ormai tristemente noto della siccità alla base dell'alluvione in Emilia Romagna, con i terreni secchi molto meno capaci di assorbire l'acqua, dall'altro ce n'è uno meno conosciuto: l'effetto Stau. Ma di cosa si tratta? Con questo termine si indica un fenomeno meteorologico in cui una corrente d’aria - in risalita su una catena montuosa - perde parte della propria umidità. Proprio quest'ultima causa precipitazioni, che possono essere di natura piovosa o nevosa. Il fenomeno è tipico delle zone limitrofe alle catene montuose, dove le precipitazioni sono più abbondanti.
Ed è proprio l'effetto Stau una delle concause che hanno determinato la tragica alluvione in Emilia Romagna, causa di decessi, sfollati e distruzione. Occorre però soffermarci su una riflessione, ovvero sul fatto che in condizioni di salute del terreno anche gli eccessi di pioggia verrebbero assorbiti molto meglio. Cementificazione e siccità rendono invece il terreno incapace di incorporare l'acqua, che finisce così per causare alluvioni ed esondazioni di fiumi. Ecco quindi svelato il motivo per cui la siccità è una delle concause. Comprendere come l'effetto Stau possa abbattersi in un terreno arido è importante per adottare soluzioni quali piani di adattamento al climate change e interventi per mettere in sicurezza le zone a più alto rischio.
Effetto Stau, quali sono le zone italiane a rischio?
Dopo aver visto cos'è l'effetto Stau e quali sono gli habitat in cui si mostra in tutta la sua pericolosità, appare chiaro che vi siano alcune aree del nostro Paese a maggior rischio. Quali sono? Le zone soggette a rischi più alti sono quelle a ridosso delle catene montuose, quindi le aree lungo la catena alpina e appenninica.
Gli allagamenti in Emilia-Romagna - nello specifico - sono stati causati dalle correnti di Grecale, ricche di umidità, che si sono scontrate con il contrafforte appenninico, scaricando la pioggia prima di scavalcare la catena. A questo si è aggiunto il fatto che proprio l'Emilia Romagna è tra le regioni italiane a maggior rischio dissesto idrogeologico - insieme a Toscana, Campania, Veneto, Lombardia e Liguria - dove le frane a seguito di forti piogge sono più frequenti.
Per trovare una spiegazione a quanto accaduto in Emilia Romagna non basta quindi puntare il dito sulla siccità del terreno, sull'effetto Stau o tantomeno sul maltempo. L'alluvione dei giorni scorsi è stata la tragica conseguenza di una moltitudine di eventi estremi che si sono sommati. Guardando il Paese oggi - dopo l’alluvione - viene naturale pensare che si deve fare qualcosa o meglio si doveva fare qualcosa.