Crotone, neve sulle spiagge: ecco alcune immagini del maltempo delle ultime ore
Il freddo e il maltempo che hanno caratterizzato questi giorni, in Calabria hanno imbrancato anche le città di Crotone e Isola Capo Rizzuto così come Cirò Marina, Casabona, San Nicola e Cropalati. Suggestive le immagini pubblicate sul web che mostrano le spiagge del Crotonese ricoperte di bianco. Ad imbiancarle è stata la neve tonda detta anche “graupel” o “gragnola”. Scopriamo insieme cos'è la neve tonda.
La neve tonda imbianca le spiagge di Crotone
L’arrivo dell’aria artica, che ha portato il calo delle temperature, sta creando diversi disagi in Calabria a causa di fortissimi venti. In Sila, le raffiche hanno raggiunto i 110-120km/h: si registra la caduta di un grande albero e di un traliccio elettrico. A caratterizzare però queste ore di freddo, è la neve che ha imbiancato le coste della Calabria. Non si tratta di una comune grandine ma bensì di "neve tonda".
Che cos’è la neve tonda detta anche "graupel" o “gragnola”?
La neve tonda non è né neve né grandine ma gode di una classificazione a parte. Detta anche “gragnola” o “graupel“, è un tipo di precipitazione riconosciuta sia dalla World Meteorological Organization che dal Servizio Meteorologico Nazionale dell’Aeronautica Militare.
Si tratta di una precipitazione solida costituita da granelli di ghiaccio bianchi e opachi di forma sferica con un diametro tra i 2 e i 5 millimetri. Il granelli hanno una struttura facilmente malleabile e comprimibile, tanto da sbriciolarsi al loro impatto al suolo. Al loro interno conservano la struttura originaria del cristallo di neve.
Una precipitazione tipica delle irruzioni d’aria artica polare marittima, in cui le masse d’aria sono molto fredde in quota ma più miti ai bassi strati. Altra caratteristica della neve tonda è che riesce a cadere al suolo anche con temperature di diversi gradi superiore allo zero.
Differenza tra grandine e neve tonda
La grandine si differenzia in quanto si tratta di ghiaccio puro molto più rigido che non si sbriciola, non è malleabile né comprimibile. La grandine, inoltre, è formata da particelle liquide di pioggia che all’interno delle nubi temporalesche salgono e scendono per chilometri e si congelano e scongelano più volte, diventando chicchi di grandine.
La neve tonda è più simile alla neve che alla grandine perché si forma dai fiocchi di neve che cadono da nubi cumuliformi e che, però, poi attraversano uno strato più caldo di atmosfera vicino al punto di fusione: i fiocchi non si sciolgono in quello strato, ma assumono la forma arrotondata ed è così che danno vita al granello di neve tonda.