Covid, lo studio: “Non c’è prova che sia stato trasmesso dai pipistrelli”
Sono passati quasi 3 anni da quando il Covid-19 ha fatto irruzione nelle vite di tutti noi, e in questo lungo periodo abbiamo imparato tante cose sul nuovo coronavirus: come si trasmette, come difenderci dal contagio, come vaccinarci contro di lui e anche i primi farmaci per contrastarlo. C’è una cosa che però ancora non sappiamo: da dove sia arrivato. Un nuovo studio dell'Università di Tel Aviv è arrivato alla conclusione che non ci sono prove che il Covid-19 sia stato trasmesso dai pipistrelli, smentendo così una teoria consolidata sull’origine del nuovo virus. Lo riporta l’Agi.
Il sistema immunitario dei pipistrelli
Secondo lo studio, che è stato pubblicato sul prestigioso iScience Journal, i pipistrelli hanno un sistema immunitario altamente efficace che consente loro di affrontare relativamente facilmente virus considerati letali per altri mammiferi. Il team di ricerca ha esaminato molti articoli e studi importanti, cercando di confutare questa teoria erronea e di mostrare che i pipistrelli svolgono un ruolo importante nello sterminio degli insetti, nel reimpianto delle aree deforestate e nell'impollinazione di un certo numero di colture. I ricercatori hanno affermato che ci sono effettivamente prove che l'origine dell'antico potenziale Covid-19 fosse nei pipistrelli.
La mancanza di certezze
Tuttavia fino ad ora non sappiamo ancora con certezza quale sia l'origine esatta della variante Covid-19. "In generale, i pipistrelli sono erroneamente concepiti come serbatoi di molte malattie contagiose, solo perché sono sierologicamente positivi”, ha spiegato Maya Weinberg del laboratorio del professor Yossi Yovel, direttore della Sagol Schoolof Neuroscience. “Sono in possesso di anticorpi, il che significa che i pipistrelli sono sopravvissuti alla malattia e hanno sviluppato una risposta immunitaria. Dopo di che hanno vinto del tutto sul virus e si sono disimpegnati da esso, quindi non sono più i suoi vettori”.