Cos'è il Gnl che arriva dagli Usa? Potrebbe sostituire il gas russo?
Cos'è il Gnl che arriva dagli USA? Sostituirà il gas russo? La guerra in Ucraina porta nuove ipotesi sul futuro dell’energia Ue e in particolare sulla fornitura di gas naturale. Perché? Solo nel 2019 la Russia ha coperto oltre il 40% di consumi europei di gas. Vista la forte dipendenza di molti Paesi, fra cui Germania e Italia, dal gas russo, in diversi si sono chiesti cosa accadrebbe se Vladimir Putin, presidente della Russia, tagliasse il gas all’Occidente. In quest'ottica, ma soprattutto guardando al futuro con grande preoccupazione si è cercato di trovare una alternativa e l'attenzione si è focalizzata anche sul Gnl.
Che cos'è il Gnl?
Il Gnl è il Gas naturale liquefatto ma è conosciuto anche con la sigla alternativa in inglese Lng ovvero Liquefied natural gas. Di solito viene trasportato via mare e per questo non richiede la costruzione di enormi gasdotti. Viene prima trasformato allo stato liquido per essere trasportato e poi viene riportato allo stato gassoso per poi essere utilizzato. Potrebbe dunque essere questa l'alternativa al gas russo come fonte di energia per l’Europa? In realtà l’Europa usa già molto Gnl.
Chi sono i maggiori esportatori di Gnl?
I maggiori esportatori di Gnl sono:
- Stati Uniti;
- Australia;
- Qatar.
Non c'è però solo l'Europa interessata al Gnl ma anche l’Asia. Basti pensare che negli ultimi anni le importazioni della Cina sono cresciute dell’82%. Circa il 70% del Gnl scambiato a livello globale è su contratti che durano dieci anni o più.
Gnl: prezzo, problematiche e scenari futuri
Dopo lo scoppio della guerra in Ucraina il prezzo di consegna del Gnl nell’Europa nord-occidentale è aumentato del 29% in un giorno. Pare che il prezzo sia destinato a salire ulteriormente vista l'enorme richiesta.
La maggiori trattative vengono realizzate, ad oggi, con gli Stati Uniti. Il presidente Joe Biden ha promesso di aiutare l’Europa e ha annunciato che a partire da quest'anno invierà in Europa 15 miliardi di metri cubi di Gnl. Ha poi aggiunto che l'obiettivo sarà quello di arrivare a 50 miliardi di tonnellate entro il 2030.
Il ministro dell’Energia del Qatar ha, però, fatto sapere è “quasi impossibile” fornire rapidamente abbastanza Gnl per sostituire il gas trasportato dalla Russia. Occorrerebbe studiare nuove strade e soluzioni.