Coronavirus Italia, terza dose: vaccino e Green pass, quali sono le novità
Si aprono nuovi dibattiti sulle misure adottate per contenere il Coronavirus in Italia. Oltre alle discussioni sulla terza dose di vaccino, in queste ore, si è iniziato a parlare dei diversi scenari possibili in merito a una proroga dell'uso del Green pass. Il decreto con le norme anti Covid-19 sarà in vigore fino al prossimo 31 dicembre 2021. Occorre pertanto che il Governo inizi ad avanzare ipotesi su come procedere nel nuovo anno e a ridefinire tempi e modalità.
Coronavirus Italia, le decisioni da prendere: dallo stato di emergenza al Green Pass
Due sono le decisioni più importanti che il Governo dovrà prendere quanto prima. Quali? In primis quella sulla proroga dello stato di emergenza, poi quella sull'utilizzo del Green Pass. Tutto ciò continuando costantemente a monitorare l'andamento dei casi di Coronavirus in Italia e cercando di evitare l'aumento dei contagi.
Per quanto riguarda la prima decisione da prendere c'è un problema. Per legge uno stato di emergenza non può durare oltre i 12 mesi con proroga di altri 12. A causa del Covid l'Italia ha dichiarato lo stato di emergenza, per la prima volta, nel gennaio 2020. Prorogarlo, dunque, dopo due anni, richiederebbe al Governo un provvedimento ad hoc da studiare nei dettagli anche cercando di capire le possibili ripercussioni sull'economia e il mondo del lavoro.
Per quanto riguarda l'obbligo di Green pass, invece, pare che vi siano a oggi ben pochi dubbi. Lo strumento sembra funzionare e ottenere gli effetti desiderati. Nel fine settimane il ministro della Salute Roberto Speranza ne ha ribadito l'importanza andando così a supportare le voci di chi già da per certo il prolungamento del suo utilizzo fino all'estate prossima.
Covid e terza dose: il dibattito sui vaccini
Nel mentre il comitato tecnico scientifico dell’agenzia del farmaco - Aifa - sta decidendo sul via libera alla terza dose agli under 60. Oltre a questo occorre che l'Aifa indichi inoltre quale vaccino utilizzare correttamente come richiamo per gli italiani che ha fatto solo una dose del vaccino Johnson&Johnson. Come per gli altri vaccini, anche per quello J&J è stato registrato un abbassamento del livello di anticorpi col passare del tempo. Proprio per questo motivo si è resa necessaria la seconda dose.