Climatizzatori: con questi due accorgimenti puoi ridurre fino al 50% circa il consumo di energia elettrica
Con il caldo estremo di quest'estate diventa molto difficile non accendere i condizionatori, ma in molti temono le bollette salate: ecco due trucchetti per risparmiare senza dover rinunciare al fresco dentro casa.
Caldo e caro bollette, cosa fare?
Quest'anno il caldo non sta affatto facendo sentire la sua mancanza. Le temperature continuano a salire ovunque in Italia e nel mondo, segnando record che mai nessuno avrebbe immaginato e c'è chi già rimpiange l'inverno. Inoltre, al di là dell'intensità, quest'estate sorprende per la durata, dal momento che è cominciata con un mese di anticipo e a maggio i termometri già segnavano numeri che negli altri anni avremmo visto solo a luglio e ad agosto.
Così in molti hanno da subito azionato i propri climatizzatori in casa e nei locali, non senza qualche patema d'animo. A preoccupare e spaventare è infatti la bolletta dell'elettricità che, vittima del rincaro energetico causato dalla guerra in Ucraina, minaccia ogni mese di raggiungere cifre mai viste, smorzando così la nostra voglia di una temperatura mite. Dunque ci si pone il dubbio: meglio soffrire il caldo o pagare bollette super salate?
Come dimezzare il consumo dei condizionatori
Ma c'è un modo per non soffrire il caldo, avere il condizionatore in funzione e non consumare troppa energia risparmiando così sulla bolletta? A quanto pare sì, anzi i modi sono addirittura due! Chiariamo in anticipo che non sono metodi né miracolosi né rivoluzionari, sono solo dei semplici accorgimenti che possono aiutarci a ridurre il consumo energetico fino al 50%. A suggerirli è l’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile).
Il primo è quasi ovvio, ma spesso si sottovaluta quanto forte sia il suo impatto: aumentare il settaggio della temperatura interna e schermare le finestre esposte a sud e a est. Portando il condizionatore dai 26 gradi ai 28 (temperatura comunque inferiore a quella presente all'esterno, in cui si raggiungono anche i 40), può rivelarsi estremamente efficace. Inoltre bisogna chiudere le persiane quando non si è in casa così da non far filtrare i raggi solari all'interno delle nostre stanze. Nicol Andrea Calabrese, responsabile del laboratorio ENEA, ha infatti spiegato così il motivo del risparmio:
Ipotizzando che il 30% delle circa 25,7 milioni di famiglie italiane abbia due unità interne di condizionamento in funzione per 350 ore l’anno, con queste due semplici azioni si potrebbero risparmiare fino a oltre 1,3 miliardi di kWh elettrici corrispondenti a circa 100 milioni di m3 di metano in un anno.
Non solo, perché il secondo consiglio - puramente di natura tecnica e pratica - può giovare moltissimo alle tasche delle famiglie. In tanti infatti pagano uno sproposito anche per via degli impianti obsoleti e mai sostituiti presenti nella propria abitazione. Un vecchio condizionatore classe D consuma, da etichetta, 243 kWh; se lo si sostituisce invece con un modello di ultima generazione classe A+++ che ha un consumo da etichetta di 103 kWh, si possono risparmiare fino a 140 kWh elettrici, ovvero circa il 60%.
Può poi giocare un ruolo fondamentale anche la predisposizione dell'abitazione: isolare termicamente i tubi di refrigerazione all'esterno della casa e che la parete in cui è collocato il climatizzatore non sia esposta al sole, sono fattori determinanti che quasi tutti ignorano.