Come ridurre consumo gas in cucina: 7 "trucchi" per risparmiare sulla bolletta (e calcolare i costi)
Quanto gas consumiamo cucinando su un piano cottura tradizionale? E come riuscire a contenere i costi senza stravolgere le nostre abitudini alimentari? Ecco 7 piccoli "trucchi" per risparmiare gas in cucina e calcolare i costi dei consumi scaturiti dalla preparazione dei cibi.
Come ridurre i consumi di gas evitando gli sprechi
Il taglio di forniture di gas dalla Russia e le speculazioni di mercato hanno portato gli italiani a fare i conti con il caro-bollette. Mentre si attende il prossimo aggiornamento delle tariffe Arera - prevista dal 1° ottobre con cadenza mensile e non più trimestrale - famiglie e imprese si trovano a fare i conti con i costi della crisi energetica.
Se da un lato la situazione attuale non permette di sperare in inversioni di tendenza, e il prezzo del gas sembra destinato a salire ancora e raggiungere livelli mai visti nel recente passato, dall'altro è evidente che il solo modo per "tutelare" il bilancio familiare dai continui aumenti sia quello di ridurre gli sprechi.
Utilizzare le risorse energetiche disponibili in modo responsabile, correggendo possibili "errori" è una cosa che possiamo fare anche nei piccoli gesti di ogni giorno, rivedendo i nostri comportamenti anche in cucina.
Spreco di gas in cucina, gli errori più comuni
Quante volte esageriamo con l'acqua da far bollire, oppure utilizziamo pentole troppo piccole collocate su fornelli grandi, magari alimentati da fiamma alta? Sono tutti comportamenti sbagliati che - se ripetuti nel tempo - possono portare a bollette "gonfiate" inutilmente.
Consideriamo ad esempio che il fornello più grande di un piano cottura tradizionale ha una potenza di 3 kW, e tenerlo acceso mezz'ora in più ogni giorno comporta un consumo inutile di circa 0,16 metri cubi di gas. Se poi moltiplichiamo il consumo giornaliero per 365 scopriamo che in un anno l'abitudine di usare una quantità d'acqua eccessiva per cuocere la pasta causa uno spreco di quasi 60 metri cubi. Il consumo immotivato finisce così per costringerci a un esborso maggiore di oltre 60 euro l'anno, calcolato sulla base del prezzo attuale del gas di circa 1 euro al metro cubo al netto di accise e tasse.
Ma come riuscire a risparmiare gas ai fornelli? Lasciando da parte la cottura passiva della pasta, che nei giorni scorsi ha suscitato molte polemiche e reazioni degli chef, possiamo davvero apportare piccole modifiche alle nostre abitudini alimentari senza stravolgerle completamente.
Come risparmiare gas in cucina
A prima vista può apparire una missione impossibile, eppure applicando pochi piccoli accorgimenti nella cottura dei cibi potremmo avere grandi benefici sui costi energetici. I "trucchi" per ridurre gli sprechi di gas possono essere riassunti in:
- utilizzo del coperchio: quando mettiamo una pentola d'acqua sul fornello la presenza del coperchio accelera i tempi di ebollizione
- aggiungere il sale solo quando l'acqua bolle: l'acqua salata da fredda impiega più tempo (e più gas) a raggiungere il punto di ebollizione
- utilizzo della pentola a pressione per la cottura di tutti quei cibi che richiedono tempi di cottura lunghi, come i legumi
- tagliare gli ortaggi prima della cottura: se ad esempio dobbiamo lessare una patata potremmo farlo in molto meno tempo se sceglieremo di cuocere il tubero tagliato a cubetti piuttosto che lasciato intero
- uso di padelle con il fondo che diffonde uniformemente il calore: rosolare, friggere o soffriggere in contenitori che distribuiscano il caldo in ogni punto riduce i tempi di preparazione e fa risparmiare gas
- scegliere pentole proporzionate alla grandezza del fornello: la regola vuole che il contenitore debba avere un diametro di 5/8 cm superiore a quello dell'erogatore di fiamma
- utilizzo delle giuste quantità di liquidi: per cuocere 100 grammi di pasta sono sufficienti 700 ml di acqua (ovvero 300 ml in meno rispetto a quello che contrariamente pensiamo). Far bollire 700 ml di acqua, rispetto al tradizionale litro, comporta un risparmio del 7% di gas senza incidere in alcun modo sul risultato finale. E se poi utilizziamo il coperchio il risparmio energetico arriva addirittura al 13%
Consumo gas in cucina, quanto incide in bolletta?
La risposta a questa domanda è legata, ovviamente, alla frequenza e ai tipi di cottura che abitualmente facciamo. Ipotizzando una famiglia di 2 persone, magari entrambi lavoratori che durante la settimana all’ora di pranzo fanno uno spuntino fuori casa e utilizzano il piano cottura principalmente a cena, potremmo ipotizzare l'impiego di un fornello medio - che consuma all’incirca 0,18 metri cubi di gas - per circa un'ora al giorno. Ciò porterebbe a un consumo annuo di circa 66 metri cubi, a cui dovremmo aggiungerne altri 20 per i pranzi del week-end.
Sulla base di questi dati - e considerati i prezzi medi del gas naturale stabiliti da Arera per i contratti in regime di tutela pari a circa 1,05 euro/metro cubo - possiamo ipotizzare che la spesa annua di gas per una famiglia media si aggira intorno ai 90 euro, a cui dovremmo aggiungere accise e tasse.