Clima, siccità da record storico negli Stati Uniti: mai così negli ultimi 1.200 anni
Sos siccità nella zona ovest degli Stati Uniti d'America. A lanciare l'allarme la rivista "Nature Climate Change" dopo un lunghissimo studio che ha portato alla luce come tra il 2000-2021 si sia registrato il periodo più secco da 1200 anni.
Allarme siccità negli Stati Uniti: dati sopra il 72%
Vi abbiamo parlato dell'sos siccità in Italia, anche gli Stati Uniti d'America si ritrovano a fare i conti con un clima secco e asciutto, ancora di più. Nature Climate Change non ha dubbi: negli ultimi 20 anni la parte ovest degli Usa ha vissuto il periodo più secco da 1200 anni. Le stime e i calcoli non lasciano ben sperare nemmeno per il 2022, visto che si prevedono lunghi mesi di siccità con punte che potrebbero sfiorare il 72%.
Gli scienziati del clima del Lamont Doherty earth observatory della Columbia University hanno evidenziato come la causa di questa enorme siccità sia collegata al riscaldamento globale: "Abbiamo mostrato che l'aumento delle temperature nel sud ovest degli Stati Uniti ha contribuito per circa il 42% alla gravità di questa siccità".
Questa siccità non è destinata a esaurirsi come sottolinea la rivista scientifica Nature: "Questa condizione potrebbe persistere per il 2022 eguagliando la durata della ‘mega siccità’ della fine del 1500". Negli ultimi vent'anni, l'inquinamento causato dall'uomo e dall'utilizzo di combustibili fossili come petrolio, carbone e metano, ha rivoluzionato la parte ovest degli Stati Uniti dove si è registrato un clima secco e asciutto con pochissime piogge. Basti pensare che il mese di gennaio a Los Angeles è stato classificato come l'ottavo mese più secco mai registrato in città. E si va più indietro del 1500, una siccità del genere in tutta l'area non si registrerebbe dall'800 dopo Cristo: 12 secoli fa!
Siccità e deficit idrico a Los Angeles
La mega siccità a Los Angeles e nella zona ovest degli Stati Uniti d'America ha fatto registrare anche un gravissimo deficit idrico. La contea di Los Angeles in questi mesi è corsa ai ripari organizzandosi con il riciclaggio delle acque reflue; una opzione pensata per affrontare le lunghe settimane di siccità. In città, infatti, sono stati creati degli enormi bacini aperti per raccogliere le precipitazioni e ricaricare le falde acquifere sotterranee.
L'obiettivo è semplice: ridurre la dipendenza della città dall'acqua importata al momento pari al 90% di quella utilizzata. Los Angeles, infatti, importa l'acqua dalla California settentrionale, dalle montagne della Sierra Nevada e dal bacino del fiume Colorado. Con questo sistema di bacini aperti la città di Los Angeles vuole ridurre l'importazione dell'acqua e si prevede, che entro il 2035, il 75% dell'acqua utilizzata sarà locale.
Traci Minamide, direttore operativo di Los Angeles Sanitation and Environment, ha dichiarato ai microfoni della Cnn: " Uno degli obiettivi principali della città di Los Angeles è riciclare il 100% di tutte le acque reflue. Questo ci aiuterà a fornire una fonte d’acqua locale che sia sostenibile e coerente".