Cielo giallo sopra Palermo, è "colpa" dello scirocco: i consigli dei medici
Il cielo diventato color giallo senape, gli occhi che prudono e per gli anziani una generale difficoltà a respirare: è quanto sta accadendo da ieri a Palermo. La colpa di tutto questo è da attribuire al vento di scirocco, che da ieri appunto, martedì 26 marzo 2024, imperversa su tutto il capoluogo siciliano e in queste ore sta portando la sabbia dei deserti africani in gran parte della regione Sicilia.
Cielo giallo a Palermo, è "colpa" dello scirocco
Una situazione quella che da ieri imperversa in Sicilia che sta preoccupando non solo gli abitanti della regione, ma anche i medici. Già in passato, la sabbia del deserto portata dal vento di scirocco ha creato infatti non pochi problemi.
Anche in questo caso, la situazione che stanno vivendo i siciliani da ieri, ha fatto preoccupare i dottori. Dalle prime ore di ieri ai pronto soccorso della regione Sicilia sono arrivati i primi pazienti con problemi respiratori.
Cos'è il vento di scirocco?
Il vento di scirocco, chiamato anche semplicemente con il termine di "scirocco" deriva dalla parola araba "sharq" che significa "oriente". Ad essere precisi, "scirocco" deriva da "sharqiyya" che vuol dire "orientale", giacché questo vento spira dalla Siria, prendendo come punto di riferimento l'Isola di Zante situata nel Mar Ionio (al centro ideale della Rosa dei Venti). Si tratta di un vento caldo proveniente da sud-est portatore di piogge, è l'unico che porta anche le piogge di sabbia nel Mar Mediterraneo provenienti dal deserto del Sahara. Lo stesso vento assume il nome di "jugo" in Croazia e "ghibli" in Libia. Un vento umido simile allo scirocco, che spira nel golfo del Leone, sulle coste mediterranee della Francia, è il "marin".
I consigli dei medici per proteggersi
In merito a quanto sta avvenendo in Sicilia, i medici consigliano agli abitanti di tirare fuori le mascherine utilizzate durante il Covid e di utilizzarle in modo da proteggere naso e bocca dalla possibile inalazione di sabbia del deserto. L’invito è rivolto soprattutto gli anziani, ma ovviamente è esteso a tutti gli abitanti. Si consiglia anche di tenere chiuse porte e finestre, in modo da evitare che la sabbia del deserto portata dal vento di scirocco entri nelle case.