Case green, via libera finale del Parlamento Europeo: cosa cambia
Il Parlamento europeo ha dato il suo via libera alla direttiva sulle case green, ovvero all'Epbd, l'Energy performance of building directive. L’obiettivo è arrivare alle emissioni zero per gli immobili dell’Ue entro il 2050. Il sì definitivo, con 370 voti favorevoli, 199 contrari e 46 astenuti, è arrivato dopo una complessa trattativa. Tra i partiti italiani: contrari Forza Italia, Fdi e Lega e favorevoli Pd, M5S, Avs e Iv.
Le novità con le Case Green
Già entro il 2030 ci dovrà essere un taglio di almeno il 16% del consumo di energia degli edifici, del 20-22% entro il 2035. Ogni Stato potrà decidere su quali edifici concentrarsi nelle ristrutturazioni. Almeno il 55% della riduzione del consumo medio di energia primaria dovrà essere ottenuto con la ristrutturazione degli edifici con le peggiori prestazioni.
Dal 2030 tutti i nuovi edifici residenziali dovranno avere per poter essere a emissioni zero di combustibili fossili "in loco", il vincolo parte dal 2028 per gli edifici pubblici.
Per quanto riguarda il riscaldamento, nei bonus casa già nel 2025 non saranno più incentivabili le caldaie solo a metano, che andranno eliminate dal 2040. Fondamentali restano per la direttiva i sistemi ibridi di caldaie e pompe di calore, queste ultime in genere, l’elettrificazione e gli impianti solari.