Casco obbligatorio sui monopattini elettrici: sì o no?
La diffusione su larga scala dei monopattini elettrici - soprattutto in concomitanza con l'arrivo della pandemia - da un lato ha favorito la mobilità sostenibile, ma dall’altro ha creato qualche problema di sicurezza e ordine pubblico. La normativa vigente è stata aggiornata di recente per regolare l'utilizzo di questi mezzi a due ruote, senza però imporre l'uso del casco tra i maggiorenni.
L’obiettivo di ridurre il più possibile gli incidenti e le problematiche legate alla circolazione di questi mezzi leggeri è stato finora perseguito attraverso vie alternative, come l’introduzione di misure ad hoc per delimitare con precisione la libertà di circolazione, dato che a volte il monopattino viene utilizzato in maniera inappropriata e pericolosa. Nonostante l'aggiornamento legislativo recente, con il casco che per ora rimane facoltativo a livello nazionale, il dibattito resta però ancora aperto, con la situazione che potrebbe cambiare già nel giro di qualche mese e alcune città che hanno deciso di muoversi in maniera autonoma.
La situazione odierna, secondo la legge
La normativa sull’utilizzo dei monopattini in città è ormai da un paio d'anni un tema molto dibattuto, con pensieri discordanti e idee decisamente differenti. Visti i tanti incidenti, che nel corso del 2021 sono già stati oltre 150 contando solo quelli che hanno provocato ferimenti, si è ritenuto necessario porre fine all’idea del monopattino elettrico come veicolo di libertà, pur cercando di non danneggiare un business emergente, fondamentale peraltro per la transizione ecologica. Per questo, oltre alle imposizioni normative puntuali, viene chiesto al cittadino di avvalersi anzitutto del buon senso, così da condividere gli spazi di mobilità urbana in maniera proficua e sicura.
Ebbene, con il Decreto trasporti dello scorso ottobre, già approvato alla Camera, è arrivata una prima stretta per i guidatori di questo mezzo ecologico. Il principio generale rimane lo stesso della normativa precedente, ossia l'analogia con le biciclette e l’imposizione di tutte le regole che le riguardano, con qualche aggiunta.
Tra le varie nuove norme spiccano il divieto di parcheggiare sui marciapiedi, la riduzione della velocità massima consentita a 20 chilometri orari (nelle aree pedonali 6 chilometri orari) e la confisca del mezzo in caso di modifiche strutturali in grado di aumentarne le prestazioni. Saranno, inoltre, adibite aree specifiche per permettere la sosta dei monopattini elettrici nelle zone urbane.
Invece, come anticipato, non è passata l’estensione dell’obbligatorietà nell’uso del casco, che rimane solo per i minorenni di età compresa tra i 14 e i 18 anni. E non sarà obbligatoria nemmeno la targa, che consentirebbe di identificare univocamente il mezzo, né l’assicurazione di responsabilità civile (Rc). Con il Decreto trasporti diventano anche molto più chiare le sanzioni, con i soliti sconti in caso di pagamento entro 5 giorni dalla multa e aumento di prezzo se si superano i 60 giorni.
Il casco sui monopattini
Tra i tanti aspetti della normativa, quello che ha suscitato il dibattito più acceso è l’obbligatorietà del casco, ritenuta da alcuni essenziale per evitare incidenti mortali e ridurre i rischi in caso di scontro. Di parere contrario sono le aziende produttrici, che in sintesi sostengono che in Italia non esista alcuna emergenza tale da giustificare un’imposizione così severa per i maggiorenni. L'obbligo del casco, viceversa, rischierebbe di arrecare un danno enorme all’intero settore della sharing mobility e della mobilità sostenibile.
In questo senso si è espressa in maniera chiara, tramite una specifica nota confermata anche a Meteo.it, Assosharing, l'associazione di categoria che riunisce le società del comparto della mobilità condivisa: "Esprimiamo soddisfazione per l'emendamento, che introduce significative e strutturali novità in materia di sicurezza stradale, tutelando sia gli utenti sia i cittadini. L’introduzione del casco avrebbe reso l'Italia un'anomalia su scala europea, disincentivando gli investimenti in un settore che sta contribuendo a ridurre l'impatto sull'ambiente e a rendere sempre più sostenibile la mobilità".
Secondo i sostenitori della non obbligatorietà del casco, inoltre, il fulcro dell'emendamento risiede nell'importanza di consentire agli operatori di programmare e di introdurre le novità con i tempi adeguati. Oltre alla questione casco, infatti, è stato previsto che l’obbligo di applicare le frecce e gli stop sia introdotto gradualmente. Per la precisione, i mezzi già commercializzati dovranno adeguarsi entro il 1° luglio 2022, mentre quelli già in circolazione hanno tempo fino al 1° gennaio 2024.
"I dati mostrano che gli incidenti avvengono quasi sempre con monopattini privati che sono stati manomessi", argomenta ancora Assosharing. "Appare quindi vitale la decisione di confiscare tutti i mezzi privati truccati. La formazione, strumento decisivo per rafforzare la sicurezza e la consapevolezza degli utenti, verrà intensificata grazie a eventi periodici organizzati dai Comuni". Insomma, una manifestazione di soddisfazione per quello che è stato definito "un salto di qualità su più fronti", oltre che "un segnale di responsabilità ottenuto grazie alla trasparente e proficua interlocuzione con gli operatori".
Il caso Firenze e il casco anche per i maggiorenni
Per parecchie settimane, durante la discussione politica e le consultazioni varie, era sembrata molto vicina l’ipotesi di introdurre l’obbligatorietà del casco per tutti i conducenti di monopattino elettrico, con l’obiettivo naturalmente di ridurre la gravità degli incidenti e disciplinare in maniera più severa l’utilizzo di questi mezzi.
Per questi motivi, visto che la nuova normativa non prevede il casco per i maggiorenni, in alcune città sono state emanate ordinanze comunali per disciplinare la circolazione dei monopattini elettrici, con regole più stringenti rispetto alla normativa nazionale.
Un esempio riguarda la città di Firenze, dove il Tar ha da poco rinviato la decisione sul ricorso presentato da una società di sharing. Di conseguenza diventerà obbligatorio l’utilizzo del casco anche per i maggiorenni già dal 1° dicembre 2021.
L’obiettivo dichiarato dal comune di Firenze, come è facile immaginare, è di perseguire la sicurezza stradale e pubblica, mettendo in secondo piano gli interessi puramente economici delle aziende di settore. A seguito del ricorso, però l'obbligo potrebbe essere rimosso nel corso della prossima primavera, mentre è già certo che resterà in vigore fino all’udienza in merito, al momento calendarizzata per il 6 aprile 2022.
Firenze non è però un caso isolato: anche altre città come per esempio Genova e Sesto San Giovanni si sono poste il problema e hanno valutato di intervenire attraverso norme locali che impongano l’obbligo del casco per tutti i conducenti, ovviamente con un regolamento che vale solo all’interno dei confini comunali. Anche qui, comunque, l'iter non pare affatto concluso, e per chi intende muoversi in monopattino conviene restare aggiornati sulle ultime novità in merito.