Carenza di ferro: i segnali per riconoscerla
Il fiato corto, la stanchezza, il mal di testa e la sensazione di debolezza possono essere alcuni dei sintomi associati alla carenza di ferro. Questo accade perché si verifica una maggiore difficoltà nel trasportare l’ossigeno in tutto il corpo e nel rimuovere l’anidride carbonica. Le conseguenze negative sono ovviamente molteplici e possono dare luogo a numerosi disturbi, più o meno evidenti.
A cosa prestare attenzione
La carenza di ferro è un problema molto comune - oltre che sottodiagnosticato - che può influire negativamente sul benessere delle persone. Secondo i dati prodotti dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), questa condizione colpisce circa il 27% della popolazione mondiale, a causa di una lunga serie di fattori.
Oltre alla stanchezza, tra le conseguenze più frequenti dell’anemia da carenza di ferro c'è un problema di afflusso di sangue ossigenato: per questo motivo le mani e i piedi diventano freddi e il colorito della pelle diventa più chiaro, tendente al bianco.
A volte tra le manifestazioni ci possono essere anche le unghie fragili, un dolore persistente alla bocca o uno stato emotivo anomalo. Per esempio, la carenza di ferro aumenta l'irritabilità, diminuisce i livelli di attenzione e complica lo svolgimento delle attività quotidiane. In alcuni casi chi ha una carenza di ferro può soffrire anche di vertigini, oppure sviluppare problemi cardiaci a causa della carenza di globuli rossi.