Camminate al mare o in montagna: ecco come proteggere le articolazioni
Camminare sulla spiaggia, al mare o in montagna non equivale - in termini di sforzo fisico - a fare una tranquilla passeggiata in pianura: i terreni scoscesi e non uniformi, infatti, determinano movimenti articolari anomali, potenzialmente causa di traumi o infortuni. Da un lato, soprattutto quando si affrontano dislivelli impegnativi, è importante allenarsi a dovere e adoperare la giusta attrezzatura, ma allo stesso tempo si possono ridurre significativamente i rischi rispettando alcune semplici regole.
Preservare le articolazioni
Soprattutto mentre si è in vacanza, è sempre bello trovare il tempo per fare delle lunghe passeggiate. Anzitutto, va premesso che muoversi è in generale un toccasana per la salute fisica, così come un rimedio naturale contro ansia e stress. Ma per ottenere dei benefici non è sufficiente camminare, bisogna farlo in maniera sicura e funzionale.
Per esempio, l’acqua del mare è ottima per la salute delle articolazioni, perché determina una maggiore sensazione di leggerezza e allo stesso diminuisce il carico e lo sforzo a livello di ginocchio e caviglie. Per questo motivo è ottimale entrare non immergere la parte alta delle gambe. Oltre alle articolazioni, questo tipo di attività dà dei benefici anche per l'apparato circolatorio e cardiovascolare.
Le superfici inclinate, sconnesse o scoscese, invece, possono causare danni a muscoli, tendini e articolazioni degli arti inferiori. Questo accade perché si verificano dei movimenti asimmetrici e, a volte, scoordinati. Un'altra complicazione da non sottovalutare è l’artrosi, perché espone a una maggiore probabilità di rischio o trauma.
In tutti questi casi la differenza la possono fare le calzature indossate, e più in generale le attrezzature utilizzate, spesso erroneamente considerate non essenziali da parte dei camminatori meno esperti.