Caldo: 150.000 morti in più all’anno dal 1990 a oggi. Record in Europa, allarme per l’Italia
Oltre 150 mila morti in più all’anno nel mondo tra il 1990 e il 2019 per le ondate di calore. Sono i numeri di una strage quelli rivelati da uno studio scientifico, a cui hanno partecipato anche l’Asl Roma 1 e l’Università di Firenze, appena pubblicato su Plos Medicine da Yuming Guo dell’australiana Monash University.
A uccidere è lo stress termico sul corpo umano durante le ondate di caldo. La ricerca, la prima su scala globale per un periodo così lungo, è partita dai dati di decessi e temperature giornaliere di 750 località in 43 Paesi, arrivando a studiare il fenomeno in tutti i continenti.
Caldo killer: i dati. Europa in testa
Negli ultimi 30 anni, le morti in più legate alle ondate di caldo sono state 153.078 ogni anno, per un totale di 236 decessi ogni 10 milioni di abitanti, l'1% dei decessi globali. L’Asia registra il numero più alto in totale, l’Europa quello più elevato in rapporto alla popolazione con 655 morti ogni 10 milioni di persone, 48.000 in più all’anno, il 31,6% di tutti quelli causati in più dalle ondate di calore nel mondo. In generale, le aree con i tassi più preoccupanti sono l'Europa meridionale e orientale e le zone tra il Nord Africa, la penisola arabica e l'Asia meridionale.
Allarme ondate di calore in Italia
In Italia, Grecia e Malta, in testa in questa classifica europea, si concentrano un allarme e un aumento particolari. Nel nostro Paese i decessi sono passati da una media di 694 ogni 10 milioni di abitanti nel periodo 1990-1999, a 744 tra 2010 e 2019, con una crescita del 3,5%.
"Nel contesto del cambiamento climatico, è fondamentale affrontare gli impatti ineguali delle ondate di caldo sulla salute umana”, sostiene lo studio. “Ciò richiede un approccio globale che non solo affronti i rischi immediati per la salute durante le ondate di calore, ma che attui anche strategie a lungo termine per ridurre al minimo la vulnerabilità e la disuguaglianza. Le strategie includono: politica di mitigazione del cambiamento climatico, piani d'azione per il calore (per esempio un sistema di allarme rapido), pianificazione urbana e strutture verdi, programmi di sostegno sociale, servizi medici e sanitari pubblici, sensibilizzazione educativa e coinvolgimento della comunità".