Caldaie a gas destinate a sparire dal 2029? Cosa prevede il piano Ue (e possibili deroghe)
A partire dal 2029 sarà vietata la vendita delle caldaie a gas su tutto il territorio europeo? La proposta di revisione del regolamento Ecodesign - che tra gli obiettivi si pone quello di proteggere il clima - prevede alcuni parametri per le caldaie a gas che potrebbero cambiare i sistemi di riscaldamento utilizzati dagli abitanti del Vecchio Continente.
Caldaie a gas responsabili dell'inquinamento atmosferico
La direttiva sulle case green prevede una misura contenuta nella bozza di revisione del Regolamento Ecodesign 813/2013/UE, con la quale vengono stabilite le specifiche per la progettazione ecocompatibile e la commercializzazione di apparecchi per il riscaldamento degli ambienti.
Stando a quanto previsto dalla direttiva Ue, l’abbandono delle caldaie a gas dovrà avvenire gradualmente a partire dal 2025, quando è previsto il declassamento energetico e la fine delle agevolazioni per la sostituzione caldaia. La dismissione totale è prevista per il 2029, anno in cui entrerà in vigore il divieto di vendita delle caldaie a gas, comprese quelle a condensazione. Resteranno invece consentite le pompe di calore e i sistemi ibridi, costituiti sia da pompa di calore elettrica che da caldaia a gas a condensazione, non annoverati tra gli impianti a combustibili fossili. Questi ultimi dovranno rientrare nei limiti minimi della soglia di efficienza, fissati al 115%.
La proposta criticata dall'Italia
Non sono mancate le polemiche di molti Paesi alla bozza Ue. L'Italia - così come la Polonia e la Croazia - hanno sollevato perplessità sulle regole rigide contenute nella proposta. La stessa Commissione Ue ha ammesso che - in alcune situazioni particolari - potrebbe apparire piuttosto complesso trovare una soluzione tecnica per sostituire la caldaia con una delle alternative disponibili. Le dimensioni non adatte a spazi ridotti potrebbero - ad esempio - costituire un ostacolo di non facile soluzione.
A non vedere di buon occhio la revisione Ue sono anche diverse associazioni italiane e operatori del settore, tra cui Proxigas - Associazione delle imprese della filiera del gas naturale - e Assogasliquidi, Associazione di Federchimica. Una proposta che vede fortemente contrario anche il Codacons, che non ha esitato a definirla una misura insostenibile per le famiglie, che non solo comporterà una stangata sul fronte della spesa da sostenere, ma rischierà anche di non apportare vantaggi sul piano ambientale.
Per la definizione di eventuali deroghe e la conferma dello stop definitivo alla vendita della caldaie a gas, sarà necessario attendere la discussione del 12 giugno.