Bonus terme: tutto quello che c'è da sapere
Ormai il tempo delle vacanze estive è finito, ma la voglia di viaggiare rimane e grazie al bonus terme 2021 sarà possibile ottenere degli incentivi extra per i trattamenti termali e il relax. In particolare, dalla seconda metà di ottobre si potrà godere a condizioni agevolate di un bagno turco, un massaggio rigenerante, una sauna finlandese, un piacevole idromassaggio o uno qualunque degli altri servizi offerti dalle strutture termali, potenzialmente anche in modo del tutto gratuito. Il meccanismo è molto simile a quello del bonus vacanze, ma con qualche differenza che occorre approfondire per evitare di incappare in errori che ne compromettano l’utilizzo.
L’obiettivo principale della manovra è ovviamente sostenere la ripresa dei centri termali, un settore che ha sofferto notevolmente la pandemia e le restrizioni che ne sono derivate, tanto che si è ritenuto opportuno tentare di promuovere un rilancio delle strutture nella stagione fredda 2021-2022.
Che cos’è il bonus terme
Il bonus terme è stato finalmente ufficializzato con il decreto del Ministro dello sviluppo economico del 1 luglio 2021, nonostante la sua prima introduzione formale risalga ormai a più di un anno fa. Lo stanziamento totale è pari a 53 milioni di euro, per un totale di oltre 250mila voucher generabili. Si tratta di un’agevolazione di cui si può beneficiare prenotando dei servizi termali presso una struttura qualsiasi, a patto che sia accreditata per questo tipo di iniziativa.
Il bonus consiste di uno sconto una tantum del 100%, fino a una spesa massima di 200 euro, e può essere richiesto da tutti i cittadini maggiorenni residenti in Italia, senza alcun limite di Isee o caratteristica del nucleo familiare di appartenenza. Tuttavia, è bene precisare che i servizi termali di cui si intende usufruire non devono essere a carico del Servizio sanitario nazionale o di qualsiasi altro ente pubblico - che non rientrano nel target dell'iniziativa - il bonus non può essere ceduto a terzi, né a titolo gratuito né tantomeno in cambio di denaro, e non può goderne che ha già altre agevolazioni attive dello stesso genere. Fatte salve queste eccezioni specifiche, chiunque può usufruire di questo incentivo e beneficiarne in termini di benessere.
Disponibile da fine ottobre, con qualche incertezza
Anzitutto, per ora non è ancora possibile prenotare il bonus terme, e sarà proprio il Ministero dello sviluppo economico assieme a Invitalia - l'agenzia che gestisce la misura - a dare la comunicazione ufficiale dell’apertura del servizio. L’incentivo sarà poi disponibile fino all'esaurimento delle risorse stanziate. Occorrerà comunque prenotare con anticipo il servizio termale presso lo stabilimento prescelto, assicurandosi anzitutto che sia accreditato: l'elenco completo delle strutture che aderiscono all’iniziativa sarà pubblicato sul sito del Ministero e su quello di Invitalia.
Anche se non sono ancora stati chiariti nel dettaglio i meccanismi, si avranno 60 giorni per usufruire del servizio e ottenere uno sconto fino ai già citati 200 euro a testa. Al termine del periodo il bonus non sarà più utilizzabile e verrà annullato. Sarà compito del centro termale rilasciare un documento che attesta la prenotazione, e inoltrare poi la richiesta di rimborso statale della somma corrispondente.
Il centro termale accreditato avrà 45 giorni di tempo per richiedere a propria volta il rimborso della somma scontata al cliente, e Invitalia a quel punto erogherà la cifra al centro termale che ha eseguito la richiesta, entro un massimo di ulteriori 60 giorni. A oggi manca comunque una data ufficiale di partenza, e dagli annunci che si sono susseguiti fin qui si ipotizza possa essere intorno alla fine del mese di ottobre.
Lo spettro di un nuovo click day
L’incentivo destinato alle strutture termali è un'iniziativa apprezzata e appoggiata da tutti, ma ci sono alcune questioni operative che hanno creato non poche perplessità. Da un lato l'avere aperto a tutti i maggiorenni la possibilità di accedere al bonus determina un maggior numero di potenziali richiedenti, nella speranza di evitare che si ripeta il flop del bonus vacanze. Dall’altro il rischio è di non riuscire ad accontentare tutti: avere tolto il limite Isee, come è accaduto per la stragrande maggioranza degli incentivi, è una scelta azzardata che può tradursi in un aiuto per persone che non hanno alcuna difficoltà economica, negando lo stesso appoggio a nuclei familiari che invece non possono permettersi nemmeno una gita alle terme.
La situazione è ulteriormente aggravata dalle poche risorse messe a disposizione, destinate probabilmente a esaurirsi in tempi rapidissimi nel caso in cui l’incentivo prenda effettivamente piede. Se in tanti dovessero davvero sognare una breve vacanza in un centro termale durante il prossimo autunno e inverno, non tutti potranno ricevere il bonus. Quello che si teme è un nuovo click day che, come abbiamo visto in passato, ha creato una dinamica con non pochi problemi e malcontenti. Stavolta però saranno le strutture termali a dovere inserire le domande, anziché i singoli cittadini, dunque se non altro è meno probabile che i sistemi informatici siano presi d'assalto e vadano in tilt.