Bolletta luce e gas, norma anti speculazione: possibili sconti fino al 40%
Arriva la stretta contro la speculazione che potrebbe ridurre l’impatto dei prezzi dell’energia sulle bollette: nel decreto energia infatti è stato approvato una norma che cambia le regole con cui l’Arera può fissare le tariffe da far pagare in bolletta. L’Autorità potrà fare riferimento, non solo al costo di mercato, ma anche al reale costo di approvvigionamento della materia prima. Una differenza che potrebbe arrivare fino al 40%. Lo riporta il Corriere della Sera.
Il possibile risparmio del 40%
Attualmente infatti il prezzo del gas è ancorato al Ttf olandese, il mercato di riferimento per lo scambio del gas naturale. Oggi il gas al Ttf è scambiato intorno ai 100 euro a megawattora mentre ne costa agli importatori circa 60: una differenza del 40%. A inizio marzo, secondo i dati dell’Agenzia delle accise, delle dogane e dei monopoli, mentre il metano importato in Italia costava 0,60 euro al metro cubo, nei contratti forward alla Borsa di Amsterdam si arrivava a 1,60 euro.
La norma anti speculazione e le indagini
L’obiettivo della nuova norma sembra proprio quello di impedire la speculazione finanziaria sul prezzo del gas. L’articolo inserito nel decreto Energia chiede all’Arera “il rinvio al reale costo di approvvigionamento delle materie prime oltre che all’andamento di mercato tra i parametri in relazione ai quali l’Autorità stabilisce e aggiorna le tariffe”. Intanto l’Antitrust e l’Autorità per l’energia e le reti indagano su possibili speculazioni sui prezzi del gas e del carburante.