Aumento dei prezzi per le vacanze estive: ecco cosa ci aspetta
Con l'arrivo del mese di maggio è ormai tempo di organizzare le vacanze estive, ma quest’anno ci troveremo a fare i conti con una spiacevole sorpresa: un deciso aumento dei prezzi per viaggiare, in Italia e nel mondo. A causa del rincaro dei carburanti e dell’energia elettrica, e non solo, il comparto turistico ha dovuto infatti ritoccare le tariffe e nei prossimi mesi si prevede un ulteriore rialzo.
Il Codacons, per esempio, prevede un aumento della spesa complessiva per le ferie fino al 15% rispetto allo scorso anno. A pesare sul portafogli degli italiani sarà soprattutto il settore dei trasporti, ossia voli aerei, traghetti, viaggi in macchina e in treno. Ma non solo, costerà di più anche l’alloggio in albergo o in agriturismo, mangiare al ristorante, dormire in campeggio, vistare musei o frequentare parchi divertimento. Insomma, per qualsiasi vacanza bisognerà mettere in conto una spesa complessiva superiore rispetto al 2021.
Dai trasporti agli alberghi: tutto è più caro
Si ritiene che l'estate in arrivo rappresenterà la rinascita del turismo, infatti tanti non vedono l'ora di fare la valigie e partire per godersi qualche giorno di meritato riposo. Per molti, però, potrebbe essere necessario riorganizzare le vacanze e magari diminuire la durata del soggiorno per rimanere nel budget prestabilito.
Andiamo nei dettaglio, a partire dai voli aerei: rispetto alle tariffe attuali, nei prossimi mesi si prevede un aumento tra l’8% e il 10%. L’incremento maggiore si registrerà nei voli di lunga percorrenza, soprattutto quelli intercontinentali, proprio a causa del rincaro dei prezzi dei carburanti che costringeranno le compagnie aeree a rifarsi sui consumatori finali. Cambiare mezzo di trasporto non risolve il problema, in quanto anche i traghetti vedranno un balzo dei prezzi, soprattutto per le mete più gettonate nel Mediterraneo.
Non va tanto meglio per gli alberghi: secondo quanto riportato dai dati prodotti dall’Unione nazionale consumatori, le tariffe degli hotel hanno già segnato un +9,7% rispetto al 2021. Leggermente meglio per i villaggi vacanze (+7,2%), i campeggi (+7,2%) e gli agriturismo (+4,5%). A oggi, i dati dell’Istat mettono in luce un aumento medio per il settore turistico di circa il 9%, ma pare che il peggio debba ancora arrivare.
Il timore è infatti che il trend di crescita non si esaurisca e che i prezzi subiscano un ulteriore incremento nei prossimi mesi. Proprio per questo motivo, una recente indagine ha anche evidenziato come il last minute non costituisca una soluzione efficace al problema. Delle due vie, meglio prenotare per tempo e anticipare la concorrenza. Insomma, dopo due anni di difficoltà a causa della pandemia, la voglia di vacanze farà da padrona ma bisognerà fare bene i conti per evitare di organizzare vacanze al di fuori delle proprie possibilità.