Bollette, ad aprile: gas al +2%, elettricità al +20%
Quanto incideranno la guerra in Ucraina e la crisi delle materie prime sui costi per privati cittadini e imprese? La stima sui potenziali aggiornamenti Arera di aprile è stata fatta dagli analisti di Nomisma Energia. Nella migliore delle ipotesi gli aumenti saranno comunque rilevanti, con una previsione del 2% in più sui costi gas e del 20% su quelli dell'energia.
Aggiornamento trimestrale autorità dell'energia Arera: ad aprile nuovi aumenti in bolletta
Ogni trimestre l'autorità dell'energia Arera provvede a effettuare l'aggiornamento delle tariffe energia elettrica e gas, sulla base dei costi, per chi non ha aderito al mercato libero e che quindi resta legato alle bollette classiche del settore a maggior tutela. Questa fetta di mercato vede sia famiglie che microimprese, tra cui negozi, laboratori artigiani e uffici.
I dati su cui verranno fatti gli aggiornamenti per il secondo trimestre 2022 sono quelli che riguardano l'andamento del mercato spot del gas nel mese di febbraio, già disponibili, e le quotazioni elettriche dei mercati a termine, non ancora resi noti. Saranno quelli i numeri sui quali gli esperti dell'Arera adegueranno le bollette per il trimestre 1° aprile/30 giugno 2022.
Prezzi spot del metano per l'aggiornamento
Per l'adeguamento del costo del gas 2° trimestre 2022 Arera prenderà in esame i costi rilevati a febbraio, quando il prezzo del metano (pur essendo già molto elevato) non era ancora arrivato a toccare le quotazioni attuali. Questa ultima ondata di aumenti (il prezzo del gas è più che raddoppiato) andrà invece a incidere pesantemente sull'adeguamento dei prezzi gas Arera per il 3° trimestre 2022, manifestandosi appieno nell'aggiornamento che l'autorità dell'energia farà il 1° luglio.
Come spiegano gli esperti di Nomisma Energia, nonostante la grande incertezza legata alla guerra in Ucraina, è possibile fare alcune previsioni sugli effetti che avrà il conflitto in corso nelle nostre tasche. L'adeguamento, che produrrà effetti sulle bollette gas a partire dal 1° aprile, verrà deciso alla fine di marzo. I prezzi di riferimento sono quelli del mercato spot di febbraio, chiuso subito dopo l'inizio del conflitto, con valori relativamente bassi (80 €/MWh). Il valore risulta in linea con quello dell'ultimo adeguamento, per cui è presumibile ritenere che le tariffe del gas dal 1° aprile possano rimanere ferme a 1,37 euro/mc, dopo l'aumento vertiginoso del 42% fatto registrare lo scorso gennaio.
Se però, sempre secondo Nomisma Energia, gli aumenti degli ultimi giorni dovessero perdurare (ricordiamo che i primi giorni di marzo il prezzo del gas è arrivato a sfiorare i 140 euro/MWh), il rincaro consistente sarebbe solo rimandato di qualche mese e i suoi effetti si farebbero sentire a partire dal 1° luglio.
Prezzi europei amministrati? Un'ipotesi, secondo Nomisma Energia
Il metano aggiuntivo scarseggia sui mercati, e i prezzi delle borse energetiche europee si attestano interno ai 200 euro /MWh. Anche il prezzo del carbone è aumentato e oggi è quotato 340 euro /tonnellata, ovvero più del doppio rispetto a un mese fa.
Secondo Davide Tabarelli, fondatore e presidente di Nomisma Energia, sarebbe opportuno iniziare a pensare a prezzi europei amministrati, anche se "ricreare una specie di Comitato interministeriale prezzi di dimensioni europee per fissare tariffe calmierate potrebbe essere un rischio per le aziende energetiche, che a differenza dello shock petrolifero del ’73 oggi sono società di diritto privato, quotate e attive sui mercati".
Non a caso l'Aiget, associazione grossisti e trader di energia, ha proposto il ricorso a strumenti di difesa per le aziende energetiche, tra i quali c'è il ricorso alla Sace, società di servizi assicurativi e finanziari a partecipazione pubblica, per aiuti nelle fideiussioni e nelle garanzie, onde evitare il rischio di collasso finanziario che andrebbe a gravare sulla filiera energetica.