Andare a letto tardi aumenta il rischio di malattie cardiovascolari
Addormentarsi tardi o avere un ritmo sonno-veglia poco regolare accresce il rischio di sviluppare malattie all’apparato cardiocircolatorio: lo riporta uno studio scientifico pubblicato sulla rivista Experimental Physiology, che mette in luce come le persone che vanno a letto presto tendano a bruciare più grassi come fonte di energia. Viceversa, addormentarsi tardi determina un ridotto utilizzo dei lipidi e un maggiore accumulo di grassi nel corpo. Da questo, come noto, può derivare una serie di complicazioni metaboliche che predispongono l'organismo allo sviluppo di malattie cardiovascolari anche molto gravi.
L'importanza del ritmo circadiano
Per contrastare le malattie cardiovascolari, è fondamentale la cosiddetta prevenzione primaria, attuabile attraverso uno stile di vita sano e corrette abitudini alimentari. Tra i fattori che incidono sulle principali patologie dell'apparato cardiocircolatorio c’è anche il sonno e - più in generale - il rispetto del ritmo circadiano. Quest’ultimo, infatti, è l’orologio biologico del nostro organismo e regola molte funzioni fondamentali: il ciclo sonno-veglia, la temperatura corporea, la pressione sanguigna, i livelli ormonali, la frequenza cardiaca eccetera.
Andare a letto tardi o alterare il regolare andamento del riposo notturno determina un aumentato rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, spesso collegate a problemi di obesità, Alzheimer e diabete di tipo 2.
Un altro dato importante ha attirato l’attenzione dei ricercatori: le persone mattiniere tendono a essere più attive durante il giorno, con livelli di capacità aerobica superiori rispetto a chi va a letto tardi e si alza altrettanto tardi la mattina. Dalle evidenze scientifiche appare evidente, quindi, che non è importante solo dormire la giusta quantità di tempo ogni notte, ma anche rispettare i ritmi circadiani e iniziare presto il riposo notturno.