Allerta tsunami lacustri in Alaska: "Un pericolo emergente, legato al clima"
Cowee Creek, Brabazon Range, Upper Pederson Lagoon: sono solo alcuni dei nomi degli tsunami lacustri che si sono registrati negli ultimi anni in Alaska. Il fenomeno, considerato raro, negli ultimi anni è diventato sempre più frequente facendo scattare l'allarme tsunami lacustri nello stato più grande e meno popoloso degli Stati Uniti. Come mai?
Allarme tsunami lacustri in Alaska: cosa sono?
Lo tsunami generalmente nasce dopo un terremoto con epicentro in mare aperto, ma in natura sono possibili altri fenomeni come gli tsunami lacustri. Si tratta di tsunami che, invece di avere l'epicentro in mare aperto, si sviluppano in laghi e paludi. In Alaska questi fenomeni sono sempre più diffusi al punto che il geologo Bretwood Higman di Ground Truth Alaska ha lanciato un vero e proprio allarme.
Non è la prima volta che si parla di tsunami lacustri in Alaska. In passato, infatti, se ne sono verificati diversi con nomi del tutto originali: da Cowee Creek, Brabazon Range fino a Upper Pederson Lagoon. Sono diverse le zone a rischio come: Eklutna, Seward, Valdez, Juneau, il Grewingk Lake nel Kachemak Bay State Park e l’Index Lake vicino a Glacier View. Il geologo Bretwood Higman di Ground Truth Alaska durante l'incontro annuale della Seismological Society of America (SSA) ha avvisato del rischio che il Portage Lake possa diventare scenario di uno tsunami lacustre.
Higman lancia l'allarme in Alaska: "tsunami lacustri rari, ma negli ultimi anni numero sorprendente"
"Ci sono alcuni casi in cui ci sono segnali sismici precursori drammatici e molto caratteristici che precedono una frana catastrofica, a volte anche di giorni", ha dichiarato Higman che ha invitato scienziati e studiosi ad anticipare il fenomeno. Come? "Se riuscissimo a capire questi segnali e a saperli rilevare, potrebbero essere davvero utili" - ha detto il geologo che ha definito gli tsunami lacustri come "un pericolo emergente, legato al clima". Il cambiamento climatico torna ancora protagonista in uno scenario globale che sta sempre di più cambiato la sua natura. Le temperature sempre più calde stanno causando lo scioglimento dei ghiacciai che rendono le pareti della valle a rischio crollo.
Proprio Higman parlando di questi fenomeni ha aggiunto: "Si tratta di eventi storicamente rari, ma negli anni se ne sono verificati un numero davvero sorprendente". L'ultimo tsunami, chiamato Elliot Creek, risale al 2020 in una valle glaciale della Columbia Britannica causando una frana di 18 milioni di metri cubi di volume e uno tsunami incredibilmente alto, fino a 100 metri. Le vittime principali di questo tsunami furono le foreste e i salmoni, ma la prossima volta a rischio potrebbero esserci infrastrutture e vite umane. Per questo motivo Higman ha avvisato: "Ci sono luoghi in cui vediamo gli stessi tipi di instabilità geologica che hanno preceduto questi altri eventi, ma ci sono molte persone esposte".