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Meteo, Mar Adriatico troppo caldo: i problemi anche per i pescatori

L'acqua del Mar Adriatico ha sfiorato i 30° e il caldo ha effetti anche sulla pesca
Sostenibilità22 Luglio 2024 - ore 11:38 - Redatto da Meteo.it
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Il grande caldo e le ondate di calore delle ultime settimane stanno avendo delle conseguenze non solo sulla vita di tutti noi, ma anche sull'ambiente e l'ecosistema. Basti pensare che la temperatura dell'acqua del Mar Adriatico ha sfiorato i 30°. Gli esperti sottolineano che soprattutto è "dannoso il superamento della soglia per più giorni".

Caldo e temperature del Mare: l'Adriatico bolle con quasi 30 gradi

L'acqua del mare Adriatico ha fatto registrare un vero e proprio record di temperatura con 29.9 gradi. Bolle l'acqua del mare Adriatico e i ricercatori hanno immediatamente lanciato l'allarme per gli effetti negativi che potrebbero scattare sulla pesca. In particolare Simona Simoncelli, oceanografa e ricercatrice dell’Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia, sostiene che: «l’elemento importante è la lunghezza del periodo in cui l’acqua è ad alte temperature, perché se ci sono organismi abituati a stare in Adriatico a 27°, e poi d’improvviso si trovano a viverci a 30° per 15 giorni, allora le cose cambiano". Un giorno con la temperature intorno ai 30° non è un problema, è diverso se dovesse diventare la normalità.

"Noi ricercatori cerchiamo di far capire che non è dannoso tanto il singolo evento, quanto il superamento della soglia per più giorni. Possiamo dire che il caldo ha effetti sulla pesca, facendo anche qui delle distinzioni. Se i pesci si spostano in cerca di temperature inferiori, la situazione è diversa per le cozze" continua l'oceanografa e ricercatrice dell’Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia.

Adriatico, non solo temperature bollente: c'è anche il problema mucillagine

Simona Simoncelli, oceanografa e ricercatrice dell’Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia, parlando del record di quasi 30° nelle acque del Mar Adriatico spiega che "il mare risente della temperatura superficiale". Nell’Adriatico il range di temperatura delle acque "va da 4 a 30°".

Non solo, Simone d’Acunto, direttore del centro Cestha, sottolinea il problema della mucillagine, la glicoproteina polare appiccicosa, un esopolisaccaride e un polimero prodotto da molte piante e da alcuni microrganismi. "La mucillagine è un fenomeno naturale, causato dalla presenza di tre elementi: grossi apporti di acque cariche di nutrimenti (cioè sostanze organiche) dai fiumi, mare calmo e alte temperature. La presenza della mucillagine non è positiva. In Veneto la quantità era tale che è stata fermata la pesca per un paio di settimane. Se è molto abbondante, fa morire la fauna che vive in fondo al mare".

Infine D'Acunto sulla temperatura calda dei mari conclude che «è un effetto del cambiamento climatico, alla faccia di chi ancora non ci crede. I picchi al rialzo di questo periodo potrebbero diventare la norma. Quando si alterano gli equilibri c’è la sparizione di alcune specie e l’arrivo di altre, pensiamo al granchio blu".

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